Il viaggio per me è davvero una delle cose più belle che si possa fare. Una di quelle cose che ci rende davvero vivi.
Parlo di viaggio, non di villeggiatura o gite in pulman. Un giorno scriverò quello che per me significa il termine “viaggo” confrontandolo con “vancanza”, “villeggiatura” e “gita”.
Tanti anni fa lo avevo scritto in un vecchio blog… prometto di riscriverlo appena possibile!
Senza neanche rendersene conto, quando si parte per un viaggio si innescano delle reazioni in noi stessi che ci cambiano.
Quando finalmente si parte il cervello si libera da quella sorta di coltre fumosa che è la quotidianità, la routine e tutte quelle classiche azioni che facciamo senza neanche pensarci, quelle che comunemente definiamo come “Confort Zone,che ci fanno andare avanti con una sorta di pilota automatico, riponendo il vero “io” dentro un cassetto.
Quante volte andanto a lavoro passiamo posti senza neanche alzare lo sguardo, senza neanche rendersi conto di cosa ci circonda se non superficialmente?
Quando si parte invece ci si attiva, si spegne il pilota automatico ed esce fuori il vero io, l’adrenalina del viaggio verso un posto che non fa parte della nostra confort zone stuzzica il cervello e si torna a vivere.
Gli occhi guardano con uno sguardo nuovo, curioso, cercando di rubare tutto quello che può rubare perchè probabilmente la prima volta sarà anche l’ultima volta che vedrete quel posto, quello scorcio, quella strada.
La mente ragiona in modo diverso, scordandosi delle preoccupazioni quotidiane, spesso inutili.
Si è totalmente dentro il viaggio, assaporiamo nuove emozioni, nuovi odori, ammiriamo stili di vita ed usanze che prima di allora non conoscevamo. Assaggiamo piatti tipici con un attenzione diversa, ascoltiamo suoni e rumori a noi nuovi come il rumore del mare, gli uccelli,il vento del nord, il suono del traffico, i jingle delle stazioni metro (qualcuno ha detto Tokyo?),
Ascoltiamo le altre persone parlare, anche se non ne conosciamo la lingua ecc..
Ma è anche un modo per vivere un avventura, per staccare dalla quotidianità ed avere un ricordo che rimanga sempre con voi.
Sono dell’opinione che una vacanza in un villaggio turistico, anche se dall’altra parte del mondo, non è assolutamente equiparabile anzi… è un altra occasione persa per svegliare il cervello ed utilizzarlo solo per ricordarsi di mettersi la crema per evitare di scottarsi.
Con questo non sto dicendo cosa è giusto o cosa è sbagliato in senso assoluto anzi! Questo è semplicemente come la vedo io!
resta il fatto che secondo me il vero viaggio Sveglia la vita!